Per prima cosa bisogna iniziare dalla pulizia e cottura dei granchi. Se sono ancora vivi, per evitargli sofferenze inutili, il consiglio è quello di riporli in freezer qualche ora per farli addormentare. Inoltre in questo modo sarà più semplice maneggiarli, senza il rischio di essere pizzicati dalle chele taglienti.
PRIMO METODODopo averli lavati sotto l’acqua corrente, fateli sbollentare qualche secondo in acqua salata bollente con qualche grano di pepe e 2 foglie d’alloro. Quando il carapace da blu diventa rosso-arancione è il momento di tirarlo fuori, ci vorranno circa 10-15 minuti. A cottura ultimata, prelevate il granchio e lasciatelo raffreddare completamente. Aprite il carapace come da descrizione sotto e iniziate a estrarre la polpa.
SECONDO METODODopo averli lavati sotto l’acqua corrente, iniziate subito con la pulizia del granchio senza sbollentarlo. In questo modo ne preserverete il gusto. Posizionate il granchio su un tagliere con le zampe rivolte verso l’alto e procedete alla rimozione delle zampe e delle chele ruotando leggermente ciascuna di esse su sé stessa.
Aiutandovi con un coltello appuntito, esercitate una pressione sul guscio del granchio e premete fino a quando lo avrete trapassato. Quando il coltello sarà penetrato, aprite il crostaceo in due parti.
Rimuovete le branchie fibrose non commestibili. Con l’aiuto di un cucchiaino eliminate le interiora (la parte gialla), e poi sciacquate bene sotto l’acqua corrente. Questa parte interna può essere mangiata anche se ha un gusto particolarmente forte, amarognolo che può non piacere.
A questo punto, in una padella capiente fate rosolare l’aglio insieme a due gambi di prezzemolo e del peperoncino fresco.
Dopo qualche istante inserite i granchi e fateli rosolare e insaporire. Coprite con il coperchio e aspettate che il carapace diventi di colore rosso-arancione. Sfumate con il vino, fate evaporare e spegnete.
Con un cucchiaino estraete la polpa bianca: dividete in due il corpo centrale e, sempre muniti del coltellino dalla lama appuntita, rimuovete la polpa.
Ora, concentratevi sulle chele: utilizzando lo schiaccianoci, premete ciascuna chela fino a romperne il guscio, procedendo poi all’estrazione della polpa. La polpa più gustosa e tenera è quella delle chele, mentre quella della corona è più delicata.
Per quanto riguarda le zampette, aiutatevi con un mattarello, vi basterà fare una lieve pressione e la polpa tenderà ad uscire facilmente.
Finito di spolpare i granchi non buttate il carapace e le chele, ma preparate un fumetto. Vi basterà inserirli in un tegamino con un filo d’olio, 1 spicchio d’aglio e 2 gambi di prezzemolo. Fate rosolare e coprite con dell’acqua. Poi, fate bollire per circa 15 minuti. Salate a fine cottura. Spegnete e filtrate. Nel frattempo portate a bollore l’acqua per la pasta leggermente salata.
Nella stessa padella dove avete rosolato i granchi fate saltare i pomodorini freschi tagliati a metà, e fate cuocere a fuoco basso per qualche minuto. Unite la polpa di granchio e mantecate aggiungendo poco alla volta il brodo di pesce caldo e filtrato, questo renderà il sugo ancora più cremoso. Serviranno 2-3 minuti.
A questo punto cuocete la pasta e scolatela al dente. Le linguine andranno unite al sughetto per far continuare e terminare la cottura, amalgamando tutti i sapori e gli ingredienti. Aggiustate di sale, se necessario, unite un filo d’olio, una spolverata di prezzemolo e il piatto è pronto!