Caciocavallo all’argentiera

Il Caciocavallo all’argentiera è un tipico antipasto della tradizione siciliana. Un piatto povero, saporito e sostanzioso, dai profumi ingannevoli, poiché dalla sua preparazione scaturisce un profumo che fa subito pensare alla cottura di una pietanza a base di coniglio. Semplice da fare e anche molto veloce: fette di formaggio di latte vaccino, a pasta dura e filata di forma quadrata con una stagionatura media, tagliate spesse che vengono sfumate con aceto e insaporite con origano. L’odore che si sprigiona è identico a quello del coniglio alla cacciatora.

Si racconta infatti che l’origine del Caciocavallo all’argentiera sia nata nel popolare mercato palermitano della Vucciria, in Via Argenteria. Una stradina che, una volta, era abitata dagli argentieri, considerati molto ricchi perché utilizzavano argento e oro ma in realtà poveri, in quanto lavoravano questi metalli preziosi su commissione.
Si dice che che uno di loro, caduto in disgrazia, avesse la moglie molto esperta in cucina che sapeva camuffare i profumi della sua cucina, facendo credere che nulla fosse cambiato rispetto ai tempi migliori, quando si potevano permettere di cucinare il coniglio. Il trucco consisteva nel fatto che al posto del coniglio usava il meno costoso Caciocavallo, ma il profumo che ne scaturiva era lo stesso del piatto che al momento non poteva permettersi realizzato con il coniglio. Se siete curiosi come me, provate questa ricetta del Caciocavallo all’argentiera, un piatto povero ma ricco di gusto.

caciocavallo argentiera

LA RICETTA

Portata antipasto
Cucina Siciliana
Difficoltà bassa
Preparazione 10 minuti
Cottura 5 minuti
Tempo totale 15 minuti
Porzioni 4 persone

Ingredienti

  • 200 g Caciocavallo semistagionato o provola dei Nebrodi con stagionatura media
  • 2 spicchi d'aglio
  • olio extravergine d'oliva q.b.
  • 3 cucchiai aceto di vino bianco
  • origano q.b.
  • 1 pizzico di zucchero facoltativo

Inoltre vi servirà

  • farina 00 circa 2 cucchiai

Utensili

  • spatola piatta
  • tegame o padella larga antiaderente

Procedimento

  • Tagliate due fette di caciocavallo, circa 1 cm di spessore. Eliminate la crosta esterna e dividetele a metà. In totale avrete 4 fette.
  • Infarinate le fette di formaggio con la farina 00, panate tutti i lati strofinando con le mani. Eliminate la farina in eccesso. Questo passaggio servirà a sigillare il formaggio, creando una leggera crosticina tutto intorno.
    Se preferite un formaggio più cremoso, potete saltare questo passaggio.
  • In un bicchiere, inserite l’aceto e fate sciogliere lo zucchero.
  • In una padella antiaderente, fate imbiondire l’aglio con un filo d’olio d’oliva. Stando attenti a non farlo bruciare. Infine, eliminatelo.
  • Abbassate la fiamma e adagiate le fette di formaggio nella padella calda, cercando di non farle avvicinare fra di loro (altrimenti si uniranno l’una con l’altra), fatele rosolare senza mai toccarle. Girate solo quando il caciocavallo comincia a sciogliersi a giro. Prima di capovolgere le fette, con l’aiuto di una spatola piatta, controllate sotto la cottura. Dovranno avere una leggera crosticina dorata.
  • Spolverizzate il formaggio con l’origano, allontanate la padella dal fuoco e sfumate con l’aceto nel quale avrete sciolto lo zucchero.
  • Abbassate la fiamma, fate evaporare l’aceto e aspettate che il caciocavallo si ammorbidisca un poco.
  • Appena sarà evaporato, spegnete la fiamma e impiattate.
  • Infine, irrorate con il fondo di cottura e servitelo caldissimo. Dovrà risultare dorato all’esterno, morbido e fuso all’interno.

 

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